Macchia era un polpo qualunque.
Macché Macchia era un polpo specialissimo, infatti era di un blu elettrico.
Si chiamava così perché alla sua nascita sua madre aveva scambiato il suo colore sfavillante per una macchia e aveva cercato inutilmente di lavarla.
Una notte che come sempre Macchia piangeva perché nessuno voleva giocare con lui, scorse una luce accecante. Macchia aveva paura e si mise a nuotare a più non posso ma, un retino lo catturò.
Quando rinvenne scoprì di essere svenuto, si guardò intorno e capì di essere in un acquario dentro un sottomarino.Intorno a lui c'erano tantissimi scienziati intenti ad osservarlo. Sembravano stupiti e ammirati, Macchia non essendo abituato a tale ammirazione era un po' frastornato.
Finita l'osservazione lo trasferirono in una vasca imponente dove c'erano pesci strani come lui:
un granchio verde, un piragna grande, anzi piccolo come un chicco di riso, un riccio di mare senza spine e un'anguilla lunga otto metri. Divennero subito amici inseparabili. Da loro Macchia capì la bellezza di essere unico.
FINE
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